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Colangite biliare primitiva: arrivano i primi dati epidemiologici

La Colangite Biliare Primitiva colpisce oggi, in Italia, oltre 18.000 persone. Dietro questo dato si nascondono però molti casi sommersi

A scattare la prima fotografia della popolazione italiana è uno studio del professore Domenico Alvaro

La Colangite biliare primitiva è una malattia epatica cronica

ROMA – La mappa dei casi di Colangite biliare primitiva nel nostro Paese ora è realtà. A disegnarla è uno studio del professore Domenico Alvaro, dell’Università “Sapienza” di Roma.

La Colangite biliare primitiva è una malattia epatica cronica e ad eziologia autoimmune, che colpisce più frequentemente pazienti di sesso femminile ed insorge in genere tra i 40 e i 50 anni.

Da un punto di vista epidemiologico la CBP è una malattia rara, che sulla base dei dati forniti da Orphanet ha una prevalenza di 21 casi su 100.000 persone e un’incidenza di 3 su 100.000 l’anno a livello globale.

Ma in Italia qual è la situazione? I primi dati epidemiologici del nostro Paese sono stati presentati al 50° meeting annuale dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (AISF). Lo studio del professor Alvaro stima una prevalenza di 28 casi su 100.000 e un’incidenza di 5,3 casi su 100.000 l’anno nel 2015.

Il dato è stato elaborato grazie all’ausilio del Longitudinal Patient Database, gestito da QuintilesIMS. Il database utilizzato organizza i dati raccolti da 900 medici di medicina generale per un totale di oltre 1,2 milioni di assistiti con età superiore ai 14 anni, la cui distribuzione geografica rispecchia per sesso ed età quella della popolazione italiana se confrontata con i dati ISTAT.

I dati sono quelli comunemente raccolti durante la visita del medico di medicina generale e spaziano dalle caratteristiche antropometriche alle malattie, fino alle prescrizioni di accertamenti diagnostici, visite specialistiche e terapie farmacologiche.

Il professore Domenico Alvaro, dell’Università “Sapienza” di Roma

Lo studio ha considerato la popolazione presente nel database LPD nel biennio 2014-2015 e i pazienti con una diagnosi di Colangite biliare primitiva sono stati identificati grazie al codice ICD9 571.6. I dati demografici e le comorbidità sono state collezionate attingendo ai 6 mesi che precedono la prima evidenza di diagnosi di CBP, mentre informazioni relative al regime farmacologico, esami strumentali e visite specialistiche sono state collezionate nei 12 mesi successivi alla diagnosi.

Nel periodo esaminato, 412 pazienti avevano una diagnosi di Colangite biliare primitiva e, tra questi, 134 sono stati considerati nuovi casi. La popolazione di affetti da CBP è per lo più costituita da pazienti di sesso femminile (rapporto 4,5:1 tra sesso femminile e sesso maschile) e l’età media è risultata essere pari a 64,6 anni.

Le comorbidità più comunemente riportate sono l’osteoporosi (21,5%), l’ipotiroidismo (13%), il diabete (12,7%) e le malattie autoimmuni del tessuto connettivo (6.1%). Per quanto riguarda la terapia farmacologica, l’88,4% dei pazienti è in trattamento e tra questi il 92% assume acido ursodesossicolico (UDCA), unico farmaco ad oggi disponibile per la terapia della CBP.

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