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Mobilità docenti, sì all’intesa: si potrà scegliere la scuola

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La firma sul contratto integrativo di mobilità del personale docente

Ministero dell’Istruzione e sindacati sottoscrivono l’accordo politico raggiunto a Dicembre. Ecco le novità

La firma sul contratto integrativo di mobilità del personale docente

ROMA – Per la mobilità dei docenti, un mese dopo l’accordo politico raggiunto tra sindacati e Miur, arriva anche la firma sul testo concordato.

Ieri sera Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals-Confsal e Miur hanno sottoscritto infatti l’intesa sul Contratto integrativo di mobilità del personale docente.

Il contratto sarà valido a partire dal prossimo anno scolastico (2017/2018). Per la mobilità di quest’anno, in maniera esclusiva, come spiega il Miur sarà previsto per tutti i docenti lo svincolo dall’obbligo di permanenza triennale nel proprio ambito o nella propria scuola.

Il contratto terrà conto infatti della novità prevista nella Legge di Bilancio per il 2017. Il passaggio di una parte dell’organico di fatto in organico di diritto comporterà una variazione dell’organico della scuola.

Lo svincolo è dunque una misura straordinaria. «Resta fermo, infatti, l’obiettivo prioritario, chiaramente indicato dalla legge 107, della continuità didattica» spiega il Ministero dell’Istruzione.

La mobilità avrà un’unica fase per ciascun grado scolastico e consentirà a tutti i docenti, anche i neo assunti, di presentare istanza.

Ogni docente potrà esprimere fino a 15 preferenze. Potranno essere indicate, oltre agli ambiti, anche le scuole, fino a un massimo di 5. Questo varrà sia per gli spostamenti all’interno che fuori dalla provincia.

Confermata l’eliminazione del vincolo di permanenza triennale nella provincia di assunzione.

Il 60% dei posti disponibili sarà inoltre riservato alle nuove assunzioni di personale docente.

Dopo la firma dell’accordo ora partirà la contrattazione sull’individuazione dei docenti per competenze.

Contratto integrativo di mobilità: il commento della ministra Fedeli e della Cisl Scuola

La ministra dell’Istruzione, Valeri Fedeli, si è detta soddisfatta. «Ringrazio le organizzazioni sindacali e l’amministrazione per il lavoro svolto. Dobbiamo lavorare tutti per centrare tempestivamente e meglio possibile i passaggi necessari per iniziare, senza le difficoltà del passato, il prossimo anno scolastico».

Soddisfatta anche la Cisl Scuola. Innanzitutto, come sottolinea il sindacato «per la semplificazione delle procedure». Con una domanda unica, infatti, si potrà chiedere la mobilità per la provincia di attuale titolarità e anche per altre province. Ma anche per le richieste di trasferimento su singole scuole, misura definita come «uno dei risultati politicamente più rilevanti».

«Sempre su singola istituzione scolastica verranno disposti, qualora necessario, i trasferimenti d’ufficio del personale perdente posto» prosegue la Cisl Scuola.

Per i casi di sovrannumero o esubero il perimetro entro cui possono avvenire la mobilità d’ufficio o l’utilizzo sarà costituito dalla provincia.

«Di particolare rilievo, essendo questo l’ultimo nodo politico da sciogliere, la previsione di affidare alla contrattazione d’istituto l’individuazione dei criteri di assegnazione alle sedi scolastiche per il personale la cui titolarità è in un istituto che comprenda scuole ubicate in comuni diversi» aggiunge il sindacato.

Da quest’anno, a differenza del passato, per ogni istituzione scolastica è assegnato (per tutti gli ordini e gradi di scuola) un solo codice identificativo anche in presenza di indirizzi di studio diversi.

«Quello che abbiamo firmato è un buon contratto. Siamo convinti che possa servire a risolvere molte delle criticità da cui sono derivati l’anno scorso notevoli disagi per le persone e per le scuole. Fondamentale, per un sereno e ordinato avvio del prossimo anno scolastico, è che le procedure e le operazioni si concludano in tempo utile. Per questo abbiamo voluto che si accelerasse quanto più possibile la firma del contratto» conclude Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola.

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