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Buccirosso conquista il Rendano con i promessi sposi

Lunghi applausi e tante risate, “tutto esaurito” per la commedia del comico napoletano e questa sera si replica (ore 18)

Buccirosso conquista il Rendano con i promessi sposi. Registra un altro “tutto esaurito” il cartellone del “La Stagione Teatrale 2016/2017” del Teatro A. Rendano, a cura de “L’AltroTeatro”.  Lunghi applausi e risate a scena aperta, ieri sera, per “Il divorzio dei compromessi sposi” scritta, diretta e interpretata dall’irresistibile Carlo Buccirosso. E stasera si replica, alle ore 18.

Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza e organizzato da un gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano.

Sul palco del Teatro A. Rendano 14 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone de “L’AltroTeatro”.

I compromessi sposi” è una commedia musicale divertentissima che rilegge, in chiave farsesca, il capolavoro manzoniano.

Con uno stile moderno e sagace Buccirosso imbastisce uno spettacolo esilarante che difficilmente cade nella battuta scontata. Don Rodrigo (nei suoi panni Buccirosso), strozzino campano emigrato su “un ramo” del lago di Como, s’invaghisce di Lucia Mondella. La giovane è promessa sposa di un facilone brianzolo, Renzo Tramaglino.

Entrambi, figli di contadini vessati dai tassi usurai del camorrista. Don Rodrigo, accompagnato dai suoi bravi, è deciso a sperimentare il primo caso di “separazione prematrimoniale, non consensuale, a tasso d’interesse fisso”.

La farsa musicale segue per sommi capi l’intreccio manzoniano, concedendosi più di una “licenza” nel raccontare le disavventure di Renzo e Lucia.

Freschezza e ironia accompagnano lo spettacolo di Carlo Buccirosso, sul palco assieme a una compagnia di giovani e talentuosi attori. Con lui: Rosalia Porcaro, Gino Monteleone, Nunzia Schiano, Peppe Miale e Antonio Pennarella; altri più giovani da tempo nella sua scuderia, come Claudafederica Petrella, Giordano Bassetti e Giuseppe Ansaldi; un gran bell’ensemble composto dalla splendida voce di Alessandra Calamassi e da Elvira Zingone, Alessia Cutigni, Alessia Di Maio, Sergio Cunto, Mauro De Palma, Matteo Tugnoli e Giancarlo Grosso.

Una parodia complessa, originale e ricca di spunti moderni. Scenografia curata, come nello stile delle opere di Buccirosso, per una commedia in due atti serratissima. Don Rodrigo, usuraio originario di Acerra, decide di emigrare al Nord con i suoi due scagnozzi a Como, per tentare di rivitalizzare la propria attività finanziaria, ormai compressa dall’insopportabile concorrenza.

Vittime predesignate delle sue insidie finanziarie saranno a turno Don Abbondio, Perpetua, Agnese, Renzo e la stessa Lucia. La giovane, un po’ tonta, in fondo in fondo, non disdegna il corteggiamento di Don Rodrigo. La ricostruzione della vicenda manzoniana ben presto si fa mero canovaccio per le battute ed i doppi sensi di Buccirosso.

A dare ritmo gli interludi musicali sempre più frequenti che variano dal repertorio partenopeo (“Dicintancello vuje” o “Tamurriata nera”), a quello pop italiano, fino a “Bad” di Michael Jackson. Uno spettacolo fluido che ha punte eccellenti nei gustosi siparietti tra Rosalia Porcaro (nelle vesti di Agnese) e lo stesso Buccirosso, nei panni di un “non così cattivo” Don Rodrigo.

Uno spettacolo ben confezionato che ci riporta agli anni d’oro dell’avanspettacolo, alla leggerezza e al virtuosismo del teatro di “rivista”.

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