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Il Ministro Minniti può aiutare percorso sinergico con la Calabria

Ricordando sette anni fa la rivolta di Rossano, per la Coldiretti il Ministro degli interni Minniti può aiutare un percorso sinergico anche con la Regione.

Chi se lo dimentica quel periodo. Sembrava una vera e propria guerriglia umana, una cittadina sotto assedio. Due feriti in maniera grave hanno scaturito una vera e propria battaglia, tra immigrati e forze dell’ordine. Come se non bastasse già la criminalità che la Calabria, l’estremo sud, ha da tenere sotto scacco.

Ben 1.500 persone ammassate e impegnate per la per la raccolta degli agrumi e gli ortaggi a Rosarno. Era l’inverno del 2010 e l’allora governatore Agazio Loiero oltre a essere preoccupato per gli ospiti ha lanciato anche l’allarme per i cittadini degni di essere tutelati da quelle “violenze criminali” Oggi la situazione non è poi tanto cambiata.

Il Ministro Minniti può aiutare percorso sinergico con la Calabria

Per Molinaro “mai ammainare la bandiera nel coniugare giustizia economica e sociale”

“La realtà torna sempre alla ribalta e mai – afferma Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – dobbiamo ammainare la bandiera; anzi, occorre perfezionare un percorso che Coldiretti con l’iniziativa “non lasciamo sola Rosarno, Coltiviamo gli stessi interessi” non ha mai abbandonato con l’obiettivo di coniugare giustizia economica e sociale.

“Abbiamo a disposizione, continua il Presidente Coldiretti, “diversi strumenti e opportunità”.

Dopo la legge sul caporalato che in qualche modo racchiude strumenti ed è il corollario del progetto Coldiretti “arance con il 10 in condotta” sviluppatosi in varie forme, abbiamo nell’arco almeno cinque frecce che possiamo indirizzare nella giusta direzione: innalzamento della percentuale di succo nelle bibite dal 12 al 20%. Come previsto dalla normativa, indicazione di origine del succo sulle bibite come ormai avviene per altri prodotti, contratti di filiera in particolare con le multinazionali delle bibite, risorse Patto per la Calabria e PSR, progetto concreto di accoglienza diffusa.

Ci rivolgiamo per questo al ministro degli Interni Marco Minniti affinché possa aiutare un percorso che rappresenta una giusta ambizione che dobbiamo incoraggiare e necessariamente perseguire. Non possiamo assistere passivamente alla crescita di diseguaglianze che poi alimentano quella che dall’inizio abbiamo chiamato “la catena dello sfruttamento”.

Come Coldiretti continuiamo a non arrenderci, il disagio sociale, continua a toccare i lavoratori extra-comunitari ma anche i produttori agricoli che vedono sottopagato il loro lavoro poiché con meno di 15 centesimi la filiera non è remunerativa. Una filiera quella agrumicola da industria nella Piana di Rosarno – Gioia Tauro, sulla quale va assolutamente ripresa l’iniziativa – chiede Molinaro –   Rosarno è una bandiera simbolo di riscatto di una delle zone più importanti e significative dell’agroalimentare calabrese e il Ministro Minniti, per l’autorevolezza del suo ruolo, può offrire un contributo determinante per dare una risposta economica al comparto agrumicolo.

Una proposta audace quella di Coldiretti Calabria, che tocca temi salienti che, sul bracciantato premono contro il sistema atavico in agricoltura dello sfruttamento. Ma è anche giusto, nel caso si vuole dare impulso alla produzione agroalimentare, spingere la filiera corta e il km zero con il sostegno delle amministrazioni locali e tutelare anche il contadino che ormai sta per buttare la spugna per le problematiche burocratiche che lo assalgono. Ormai il reddito agricolo è arrivato ai termini minimi della sopravvivenza.

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