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Elezioni anticipate: il Mattarellum non metterà tutti d’accordo

Come si vota per le elezioni europee del 26 maggio 2019: seggi aperti dalle 7 alle 23, la lista dei candidati e le procedure speciali per alcune categorie di elettori

Tutti invocano il voto subito ma con quale legge elettorale?

Mattarellum “adatto” al bipolarismo che oggi in Italia non esiste più

ROMA – Al voto! Al voto! Tutti lo chiamano. Nessuno lo teme. Sarà proprio così? Qualche dubbio è lecito. Staremo a vedere. Del resto “la notte è ancora giovane”.

Bisognerà infatti aspettare gli esiti della Consulta chiamata ad esprimersi sull’Italicum a gennaio. E soprattutto la piega che prenderà in Parlamento la discussione sulla legge elettorale.

Sì, perché il nodo non è tanto individuare la data delle prossime elezioni politiche, quanto decidere le regole con cui si andrà alle urne.

Le idee, su questo punto, almeno quelle del partito di maggioranza, sembrano chiare: Mattarellum. Ovvero un sistema maggioritario con collegi uninominali. Un sistema già sperimentato, con cui hanno vinto sia Prodi che Berlusconi.

Per di più, come ha ricordato Renzi domenica all’Assemblea del Pd, porta il nome dell’attuale Presidente della Repubblica che ne fu relatore nel 1993.

Ma il Mattarellum metterà davvero tutti d’accordo? Ci permettiamo di dubitarne poiché il Mattarellum era e resta un sistema per una situazione politica bipolare. Bipolarismo che da un po’ in Italia non c’è più. E, se non c’è più ci sarà pure una ragione…

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