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Aumentano i celiaci in Italia: diagnosi più che raddoppiate

Celiachia in continua crescita: stop al glutine per 200 mila italiani. Lombardia, Lazio e Campania le regioni più interessate

Aumentano i celiaci nel nostro Paese

Lombardia, Campania e Lazio sono le regioni con più residenti che soffrono di celiachia

I celiaci in Italia al 31 dicembre 2015 sono 182.858

ROMA – I celiaci in Italia sono passati dai poco più di 64mila di nove anni fa agli oltre 182mila al 31 Dicembre 2015. È quanto emerge dalla nona Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia, presentata oggi.

L’aumento del numero dei celiaci nel nostro Paese è ben evidenziato dalla differenza tra le diagnosi del 2007, contenute nella prima Relazione annuale, e quelle dell’ultimo rapporto.

Le diagnosi di celiachia sono passate da 64.398 a 182.858 e ciò è avvenuto grazie soprattutto alla sensibilizzazione dei medici e degli operatori sanitari.

I celiaci in Italia al 31 dicembre 2015 risultano 182.858, quasi 110.00 in più rispetto al 2014. Le Regioni che hanno registrato il più alto numero di diagnosi sono la Campania con 2268 e la Lombardia con 1867.

Sempre a livello regionale il maggior numero di celiaci residenti sono in Lombardia con il 17,7% (32.408). Al secondo posto, a pari merito, troviamo Campania e Lazio con il 9,7% (17.777 celiaci).

La popolazione celiaca, per la natura autoimmunitaria della malattia, risulta interessare più le donne (129.225) che gli uomini (53.633).

In linea generale dal confronto dei dati nel biennio 2014-2015 emerge un costante incremento del numero di celiaci in tutte le realtà regionali e provinciali. Si registrano comunque alcuni casi particolari riconducibili a nuove modalità di acquisizione dei dati.

Il ministero della Salute spiega che il numero annuale di diagnosi assumerà un significato più chiaro negli anni a venire. Nei presidi accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale sarà infatti applicato a regime il nuovo protocollo diagnostico.

Il dicastero aggiunge che il celiaco non è solo a gestire la sua condizione ma dalla sua parte ha un mercato che gli offre una vasta gamma di prodotti senza glutine, da quelli naturalmente privi a quelli specificatamente formulati.

Una mano arriva anche da un servizio di ristorazione sensibilizzato e formato che garantisce un pasto senza glutine anche fuori casa.

Da non dimenticare anche una normativa nazionale che da un lato promuove la prevenzione e la diagnosi precoce e dall’altro sostiene e supporta economicamente la necessaria dieta senza glutine.

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