Site icon Corriere Nazionale

Cercano rifugio i richiedenti asilo mentre incalza il freddo

stazione-rifugiatiA Crotone nasce un’altra Favelas. Ma quanti saranno i clandestini nella provincia pitagorica? Il fenomeno non trova dati certi

Nel 2015 oltre un milione di persone ha attraversato il Mediterraneo e sono diventati richiedenti asilo.  Secondo i dati Unchr, tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2016 sono sbarcate in Europa 331.016 persone di cui 164.641 in Grecia.

E 158.974in Italia. 3.949 le persone morte nell’attraversamento del Mediterraneo nel 2016, il numero di morti più alto dei tempi. Una strage.

I richiedenti asilo sono una particolare categoria di immigrati che hanno uno speciale stato giuridico concesso in base all’articolo 1 della Convenzione di Ginevra del 1951. Intanto, aumenta in Italia il numero delle richieste di asilo del 30%.

A Crotone il freddo invita i nuovi inquilini della cittadina ad un ripiego

Arriva l’inverno e la città pitagorica mostra un’altra faccia: il caldo con picchi tropicali è passato, si avverte la stagione delle piogge e del freddo. Ma è anche quella dell’ospitalità senza frontiere, quella della via di mezzo, quella che non fiata neppure per un nigeriano che defeca davanti a sua figlia. La tolleranza è di casa, da queste parti. Ormai la città condivide e convive lo status multietnico dal quale si avvertono meri lamenti, soffocati dalla solidarietà. The new tent city è riemersa di nuovo sul piazzale stazione, proprio sotto il cavalcavia. A pochi metri è stato “bonificato” tutto, gli scarti dell’immondizia sono stati l’arredo di occasionali di baracche e le latrine di vagoni dell’ultimo secolo. Questa volta la baraccopoli si è spostata sullo spiazzo cementificato che confina con la statale 106, sulla quale possono, senza timore, andare in qualsiasi direzione, ma sono anche in città nell’attesa di essere identificati o rinnovare i documenti. Difatti anche nel papaniciaro , zona industriale, si sono trovati i loro ripari, ruderi o capanni in disuso senza servizi o senza acqua. Poco importa.

Un giaciglio di fortunati stracci arrangiati o un materasso recuperato davanti ai bidoni della spazzatura, abbandonato da incivili crotonesi ma che fanno la loro “fortuna”. Importante essere in Italia, lontani dalla tirannia, lontano dalla guerra e dalla povertà. Intanto, nell’Italia dei loro sogni, vivono nella più agghiacciante miseria sociale. Sono distanti da ricordi che limitano la libertà di pensiero. Insomma, sono accampati proprio a ridosso della città, dove raccattano nella spazzatura qualsiasi pezzo di fortuna che può servire diventando utensile di sopravvivenza. la sera i fuochi s’intravedono dalla statale. La legna è difficile reperirla. Ma si brucia quello che si trova sotto mano. Qualcuno ha divelto le travi di legno della strada ferrata per riscaldarsi, e il puzzo di quel impregnante catramoso arriva fino alle abitazioni vicine disturbando l’ambiente: “non si respira, è veleno!”. E loro? Probabilmente i veleni dell’aria non fanno paura, hanno attraversando l’inferno e nulla più possono temere.

Ada cosco

 

[u1]

Exit mobile version