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Mostre: a Firenze la pittura medievale di Giovanni Dal Ponte

Alla Galleria dell’Accademia di Firenze, fino al 12 marzo 2017 la mostra monografica sull’importante esponente dell’Umanesimo tardogotico

Giovanni dal Ponte, Allegoria delle arti Liberali, Museo del Prado, Madrid

E’ una grande monografica dedicata a Giovanni Dal Ponte, affermato rappresentante dell’arte toscana del ‘400, la mostra appena inaugurata alla Galleria dell’Accademia di Firenze dal titolo Giovanni dal Ponte (1385-1437) Protagonista dell’Umanesimo tardogotico.

Dal 22 novembre 2016 al 12 Marzo 2017, i visitatori possono ammirare circa 50 opere di questo protagonista della pittura medievale, molte delle quali provenienti dai maggiori musei italiani e del mondo, che raccontano e fanno riscoprire le meraviglie del tardo-gotico fiorentino.

La mostra

Si va dall’ Incoronazione della Vergine, splendido trittico appena restaurato, all’imponente pala dell’Annunciazione e quattro santi, entrambi due capolavori assoluti.

Fortemente voluta dal nuovo direttore del museo, Cecilie Hollberg, la rassegna coniuga all’aspetto espositivo una puntigliosa e innovativa indagine a carattere storico e documentale sulla figura e sulle opere, in questo caso, del pittore fiorentino Giovanni di Marco (1385-1437), più noto con il soprannome di Giovanni dal Ponte, con riferimento all’ubicazione della sua bottega in Piazza di Santo Stefano al Ponte a Firenze.

Giovanni dal Ponte, San Gimignano e San Francesco d’Assisi, Philadelphia Museum o Art

Nell’ambito degli studi sulla pittura fiorentina del cruciale momento di passaggio tra la cultura tardogotica e quella rinascimentale era attesa da tempo un’esposizione come questa, in grado di offrire un bilancio critico aggiornato sull’attività di questo protagonista di primo piano nel panorama artistico fiorentino del primo quarto del secolo XV. Giovanni dal Ponte fu dotato di un linguaggio al tempo stesso assai individuale ed estroso, nonché aggiornato sull’attività dei maggiori artisti operanti in quel tempo nel capoluogo toscano: da Lorenzo Ghiberti, Lorenzo Monaco e Gherardo Starnina, a Masolino e al Beato Angelico e Paolo Uccello, a Masaccio. Tutti questi artisti di altissimo livello saranno presenti in mostra per illustrare l’ambiente artistico in cui si svolse la formazione del pittore.

Opere dai più importanti musei mondiali

Numerose le istituzioni museali di varie parti del mondo che, con la loro partecipazione, hanno contributo all’iniziativa della Galleria dell’Accademia di Firenze, soprattutto considerando la ben nota difficoltà a concedere i preziosi e assai fragili dipinti di quest’epoca. Tra le altre, si possono ricordare la National Gallery di Londra, il Museo del Prado a Madrid, il Museum of Art di Filadelfia, il Fogg Art Museum di Cambridge (U.S.A.), o il Museo Jacquemart-André di Parigi. Da quest’ultimo è giunto un importante e raro cassone dipinto, ancora integro nella sua struttura originale, che è stato restaurato per l’occasione. Numerosi e impegnativi sono stati anche molti altri restauri portati a termine in occasione dell’esposizione, nell’insieme essi costituiscono un ulteriore punto di merito dell’evento espositivo, oltre a rappresentare un contributo non marginale sul versante fondamentale della tutela e della conservazione delle opere.

Giovanni Dal Ponte, Incoronazione della Vergine

Ad offrire al pubblico un assaggio dell’eccellenza di tali restauri è, proprio in apertura di mostra, il grande trittico dell’Incoronazione della Vergine e quattro santi, il cui restauro dà anche conferma della sua partenità inequivocabilmente attribuibile a Giovanni dal Ponte il quale, a suo tempo, con molta probabilità, lo realizzò per l’altare di una cappella della chiesa di Santa Maria della Pieve ad Arezzo.

Il progetto scientifico, così come la cura della mostra e del catalogo a corredo, si devono ad Angelo Tartuferi, responsabile del settore dipinti dal Duecento al Quattrocento della Galleria dell’Accademia di Firenze e grande conoscitore dell’argomento, e a Lorenzo Sbaraglio del Polo museale regionale della Toscana, che ha approfondito in anni recenti lo studio delle opere di Giovanni dal Ponte.

Il catalogo della mostra

Il catalogo, edito da Giunti, offre, tra l’altro, un repertorio completo dei dipinti oggi riferibili al pittore e un regesto di tutti i documenti sin qui noti che lo riguardano. Grazie agli studi e alle indagini di archivio svolti per l’occasione emergono numerose e importanti novità rispetto alla provenienza originale di alcune opere-chiave dell’artista, con riflessi importanti anche sulle datazioni.

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