Site icon Corriere Nazionale

Intralot sponsor della Nazionale, Codacons attacca la Figc

Fase 2, sale scommesse ancora chiuse. Ughi (Obiettivo 2016) scrive al ministro dell’Interno Lamorgese: "Settore discriminato e beffato: tasse più alte su attività chiuse"

L'accordo di sponsorizzazione tra Figc e Intralot continua a far discutere

Ira dopo la decisione di Tavecchio di negare all’associazione la visione del contratto stipulato con la società di scommesse

Continua a far discutere l’accordo tra Figc e Intralot

ROMA – Continua a far discutere la sponsorizzazione da parte di Intralot alla Nazionale italiana di calcio. La partnership tra la società di scommesse e la Figc è finita ancora una volta nel mirino del Codacons, che parla di “mistero” attorno all’accordo di sponsorizzazione.

A scatenare l’ira dell’associazione dei consumatori è stata la decisione del presidente federale, Carlo Tavecchio, di opporre rifiuto all’istanza d’accesso presentata dal Codacons, per prendere visione del contratto stipulato tra Figc e Intralot.

«Avevamo chiesto alla Federazione di fornirci copia dell’accordo, così come prevede la legge 241/90» spiega l’associazione.

«Questo perché volevamo capire i termini della sponsorizzazione, e i motivi per cui Tavecchio avesse deciso di fare pubblicità ad una società del gioco, quando in Italia divampa la piaga della ludopatia. Ciò considerato che lo sport dovrebbe prendere le distanze da qualsiasi incentivo al gioco d’azzardo».

Per tutta risposta il presidente della Figc, ha inviato una nota al Codacons, nella quale rifiuta di fornire qualsiasi documentazione all’associazione, asserendo che “l’illustrazione degli scopi dell’iniziativa ha formato oggetto di una risposta ad una interrogazione parlamentare presentata sull’argomento e tanto basta a garantirne l’assoluta trasparenza”.

«Tavecchio, molto loquace quando parla di gay ed ebrei, ha perso la parola di fronte agli utenti» commenta il Codacons.

«Per lui aver dato spiegazioni al Parlamento sembra più che sufficiente, e non si sente in dovere di dire nulla ai cittadini che pure finanziano il mondo del calcio».

«Ovviamente la parola passerà ora alla Procura di Roma e all’Autorità Anticorruzione, cui presenteremo istanza per conoscere il contratto di sponsorizzazione che, a questo punto, si è trasformato in un vero e proprio mistero» conclude il Codacons.

Exit mobile version