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Secondary ticketing, Procura di Milano indaga per truffa

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Il Codacons esulta: accolta la nostra denuncia, pronti a class action

Contro il fenomeno del secondary ticketing il Governo è sceso in campo con un emendamento che prevede multe fino a 180mila euro

ROMA – Lo scandalo sul secondary ticketing, il fenomeno del bagarinaggio on line di biglietti per i concerti, si arricchisce di nuovi particolari e dopo aver varcato la soglia della Procura di Milano arrivano i primi indagati.

Si tratterebbe di Roberto De Luca, amministratore delegato di Live Nation Italia, e Corrado Rizzotto ex numero uno di Vivo Concerti, che ha lasciato la società lo scorso settembre, ed è attuale amministratore di Indipendente Concert.

Titolare dell’indagine è il pubblico ministero Adriano Scudieri e i reati ipotizzati sono quelli di sostituzione di persona e truffa informatica.

Nell’ambito dell’indagine, inoltre, gli uomini della Guardia di Finanza del capoluogo lombardo oggi hanno effettuato perquisizioni negli uffici delle due società.

Al fenomeno del secondary ticketing, con biglietti acquistati direttamente sul web dalle società organizzatrici di eventi e poi rivenduti on line a prezzi gonfiati, la trasmissione televisiva “Le Iene” ha dedicato anche ieri sera un servizio.

Dopo aver scoperchiato il pentolone mettendo alle strette l’Ad di Live Nation Italia, l’inviato Matteo Viviani ha provato a rivolgere alcune domande proprio a Rizzotto senza ricevere però alcuna risposta.

A far decollare l’indagine è stato l’esposto presentato dal Codacons dopo il caso dei biglietti dei Coldplay per il concerto del luglio 2017 a Milano, volatilizzati a tempo di record su Ticketone e ricomparsi poi a prezzi maggiorati sui siti di secondary ticketing.

L’associazione esulta per le operazioni della Procura di Milano e della Guardia di Finanza: «La Procura ha accolto in pieno il nostro esposto presentato la settimana scorsa e teso a fare chiarezza su una possibile truffa nella vendita dei biglietti online di concerti e spettacoli» spiega il Codacons.

«Quello della magistratura è un passo importante, che dà speranza a migliaia di fan e amanti della musica. Se dall’inchiesta emergeranno illeciti, infatti, tutti i soggetti che hanno acquistato online biglietti di eventi a prezzi artificialmente lievitati, potranno aderire all’azione risarcitoria collettiva di cui ci faremo promotori» conclude l’associazione dei consumatori.

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