Site icon Corriere Nazionale

Addio a Tina Anselmi, prima donna ministro

Tina Anselmi

Aveva 89 anni. I funerali saranno celebrati venerdì a Castelfranco Veneto

Tina Anselmi fu nominata Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale nel terzo governo Andreotti

ROMA – La politica italiana piange la scomparsa di Tina Anselmi, prima donna a ricoprire l’incarico di ministro nel nostro Paese. La Anselmi è morta nella notte a Castelfranco Veneto, suo paese natale, all’età di 89 anni. I funerali saranno celebrati venerdì 4 novembre nel Duomo della sua città.

La Anselmi, nata il 25 marzo 1917, a 17 anni, durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipò alla Resistenza nel Nord Italia prima con la brigata partigiana “Cesare Battisti” con l’alias di “Gabriella”, e successivamente al Comando regionale veneto del Corpo volontari della libertà.

Quando il conflitto stava per concludersi si iscrisse alla Democrazia Cristiana, iniziando la scalata che l’avrebbe portata ai vertici del partito.

Dopo aver ricoperto il ruolo di incaricata nazionale dei giovani dal 1958 al 1964, nel 1959 entrò nel consiglio nazionale e poi in Parlamento. Deputata dal 1968 al 1992, eletta nella circoscrizione Venezia-Treviso, nel suo lungo mandato parlamentare ha fatto parte delle commissioni Lavoro e previdenza sociale, Igiene e sanità, Affari sociali.

Dopo aver ricoperto l’incarico, per tre volte, di sottosegretaria al ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, dal 29 luglio 1976 è Ministro, il primo donna, allo stesso dicastero nel terzo governo Andreotti. Esperienza replicata come titolare del Ministero della sanità nei governi Andreotti IV e V. Tra i principali autori della riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionalee della Legge sulle pari opportunità, la Anselmi nel 1981 fu anche alla presidenza della Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2.

Nel 1992 il suo nome fu proposto per la carica di Presidente della Repubblica, sostenuta dal settimanale Cuore e dal movimento politico “La Rete”.

“Con Tina Anselmi scompare una figura esemplare della storia repubblicana. Partigiana, sindacalista, impegnata nella vita politica e nelle istituzioni, prima donna ministro della storia italiana. Il suo impegno per le pari opportunità e contro la P2 e la sua personalità forte e discreta ne hanno fatto un esempio per chiunque creda alla politica come passione per la libertà. Ai familiari il cordoglio mio personale e di tutto il governo” ha scritto il premier Matteo Renzi.

“Capii allora che per cambiare il mondo bisognava esserci. Tina Anselmi c’è stata e il mondo lo ha cambiato. Tina Anselmi si è impegnata per conquistare nuovi diritti per tutte e tutti ricordandoci che ‘nessuna conquista è definitiva’” ha scritto sul suo profilo Facebook il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi.

“Partigiana, prima donna ministra, inflessibile avversaria dei poteri occulti. Con Tina Anselmi se ne va una madre della democrazia italiana” ha aggiunto su Twitter la presidente della Camera, Laura Boldrini.

Exit mobile version