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Bandi ERC, l’Italia prova ad attrrarre “cervelli”

Dal Miur fino a 600mila euro di fondi in più per chi farà ricerca nel nostro Paese

Subito 10 milioni a disposizione per chi ha già vinto i bandi ERC e sta svolgendo il suo progetto in Italia

ROMA – L’Italia mette a disposizione dei vincitori dei bandi dell’European Research Council (ERC) 600mila euro per realizzare progetti complementari a quelli presentati in ambito europeo.

Sono le misure per attrarre nel nostro Paese i “cervelli” che hanno primeggiato nei bandi ERC e incentivare la partecipazione di ricercatori italiani a queste competizioni.

La condizione è che i vincitori dei bandi ERC scelgano l’Italia come sede per lo svolgimento della loro ricerca e, in particolare, un Ente di ricerca o un Ateneo pubblico.

Lo scopo è aumentare in modo significativo il numero di quanti (italiani e stranieri) scelgono come host institution una realtà pubblica italiana.

Si parte subito con un bando da 10 milioni di euro, pubblicato e rivolto a chi ha già vinto un bando ERC e sta svolgendo il suo progetto in Italia. Questo per guardare a chi ha partecipato alle competizioni precedenti.

Altri 20 milioni saranno stanziati nel 2017 per i vincitori dei prossimi bandi ERC. Il finanziamento si ripeterà nel 2018.

«Nel Programma nazionale per la Ricerca presentato a maggio, così come nella Legge di stabilità per il 2017, abbiamo posto attenzione al tema del capitale umano, dimostrando concretamente di voler puntare su merito ed eccellenza. La ricerca la fanno le persone e rafforzare il nostro sistema significa innanzitutto investire maggiori risorse per avere più ricercatori» ha sottolineato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.

«Le misure per l’attrazione dei vincitori dei grant europei vanno in questa direzione in modo innovativo, rispondendo alla necessità di rendere il nostro Paese più competitivo e più attrattivo a livello internazionale» ha aggiunto.

I documenti relativi alle azioni di attrazione dei vincitori dei bandi ERC sono disponibili sul sito del Miur (www.istruzione.it) e sul portale per la ricerca del Miur www.researchitaly.it (da lunedì anche in lingua inglese). Il bando è disponibile a questo link: http://attiministeriali.miur.it/anno-2016/ottobre/dd-27102016-(5).aspx

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