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Inchiesta emissioni auto: in audizione Fiat-Chrysler

emissioni auto polveri sottili

Con le nuove regole multe fino a 30.000 euro per veicolo per i produttori che falsificano i test

Ultimo appuntamento con le case costruttrici della commissione EMIS

L’inchiesta della commissione EMIS sullo scandalo delle emissioni auto va avanti e oggi in audizione toccherà a Fiat-Chrysler

ROMA – La commissione d’inchiesta sulle misurazioni delle emissioni nel settore automobilistico (EMIS) ascolterà oggi Harald Wester, responsabile dei tecnici di Fiat-Chrysler Automobiles, accompagnato da Daniele Chiari, responsabile EMEA per la programmazione della produzione e per le relazioni internazionali e da Giorgio Fossati, Consigliere generale.

Successivamente, i membri discuteranno gli esiti delle loro missioni esplorative presso il Centro comune di ricerca di Ispra, Italia, e presso i produttori di componentistica per le auto, le autorità di omologazione e le strutture dei servizi tecnici in Francia, Lussemburgo e Germania.

Con questa audizione si concludono quelle dei rappresentanti dei costruttori di automobili e degli esperti tecnici in materia di emissioni. Le prossime audizioni si concentreranno sulle autorità degli Stati membri e sul loro ruolo nell’attuazione della legislazione Ue sui limiti d’aria pulita e sulle emissioni delle auto.

Dal marzo 2016 la commissione d’inchiesta del Parlamento europeo sulla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico indaga su presunte violazioni e casi di cattiva amministrazione in relazione alle misurazioni delle emissioni dei veicoli.

Tutto è partito nel 2015 quando la United States Environmental Protection Agency (Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente) ha affermato che la Volkswagen aveva installato software illegali su alcuni dei suoi veicoli diesel per ridurre le emissioni di determinati inquinanti atmosferici, mentre un’automobile è oggetto di test ufficiali.

Successivamente la società è stata oggetto di una serie di azioni legali. Il fabbricante ha accettato di versare alle autorità e ai proprietari di automobili con motore diesel statunitensi 15.3 miliardi di dollari (pari a 13.8 miliardi di euro) per la composizione delle dispute negli Stati Uniti. In Europa non è stato raggiunto un accordo analogo.

In tutto il mondo diversi Paesi hanno avviato indagini per verificare se i fabbricanti rispettino i limiti delle emissioni dei veicoli su strada, in confronto a quelli nelle condizioni di prova.

Le indagini hanno dimostrato che la maggior parte dei fabbricanti spegne o riduce le loro tecnologie di controllo delle emissioni a temperature e a condizioni al di fuori di quelle del laboratorio di prova.

A ottobre del 2015 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico e il 17 dicembre 2015 ha deciso di istituire una commissione d’inchiesta di 45 membri sulla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico (EMIS).

L’obiettivo della commissione EMIS, presieduta da Kathleen Van Brempt (S&D, Belgio), è di indagare su presunte violazioni e casi di cattiva amministrazione in relazione alla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico.

Conformemente al suo mandato di 12 mesi, l’indagine deve concentrarsi sul rispetto, da parte della Commissione e delle autorità degli Stati membri, degli obblighi imposti dal regolamento (CE) n. 715/2007 relativo all’omologazione dei veicoli a motore.

La commissione conduce inoltre indagini per appurare se la Commissione o gli Stati membri disponevano di elementi di prova dell’uso di dispositivi di manipolazione.

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