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Strasburgo chiede stop ai bombardamenti in Siria

guerra siria unione europea

Ribelli dell'esercito libero siriano in azione ad Aleppo

L’Europarlamento approva una risoluzione non vincolante

Aleppo, seconda città della Siria, distrutta dai bombardamenti

ROMA – Stop ai bombardamenti in Siria e nuovi negoziati per una tregua stabile. Sono le richieste inviate dal Parlamento Europeo alla Russia e al governo di Damasco per porre fine alle ostilità nel Paese mediorientiale, sconvolto da cinque anni di guerra civile.

In una risoluzione non vincolante votata oggi a Satrasburgo, gli eurodeputati hanno sollecitato tutte le parti coinvolte nel conflitto siriano a mettere fine alle azioni rivolte contro i civili e hanno lanciato un appello ai membri del gruppo internazionale di sostegno alla Siria a riprendere i negoziati per una tregua stabile e un eventuale accordo di pace.

Nel testo della risoluzione, approvata con 508 voti favorevoli, 50 contrari e 56 astensioni, gli eurodeputati hanno condannato con fermezza tutti le azioni rivolte contro i civili e le infrastrutture civili.

Nel mirino, in particolare, i recenti attacchi contro un convoglio di aiuti umanitari e un magazzino della Mezzaluna rossa nelle vicinanze di Aleppo, azioni che per Strasburgo costituiscono un crimine di guerra per il quale devono essere presi provvedimenti contro i responsabili.

Nella risoluzione si esortano «tutte le parti coinvolte nel conflitto a togliere tutti gli assedi e a consentire un accesso rapido, sicuro e privo di restrizioni alle agenzie umanitarie affinché possano raggiungere le popolazioni che necessitano di aiuto».

Per gli eurodeputati tutti i membri del gruppo internazionale di sostegno alla Siria devono «riprendere i negoziati per facilitare la conclusione di una tregua stabile» e trovare una soluzione politica duratura in Siria. L’Unione europea, a questo riguardo, dovrebbe svolgere «un ruolo più incisivo nella mediazione di un accordo di pace in Siria».

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