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Nobel per la Medicina 2016 a Yoshinori Ohsumi

Yoshinori Ohsumi

Lo scienziato giapponese è stato premiato per “le sue scoperte sui meccanismi di autofagia”

Lo scienziato giapponese ha vinto il Nobel 2016 per la Medicina

ROMA – Le scoperte sull’autofagia, il meccanismo con cui le cellule riciclano parte del loro stesso contenuto, sono valse a Yoshinori Ohsumi il premio Nobel per la Medicina 2016.

Il biologo giapponese negli anni 90′, grazie a brillanti intuizioni e a numerosi esperimenti, è riuscito laddove avevano fallito in molti per trent’anni.

Dagli anni ’60, quando fu scoperto che una cellula è capace di distruggere ciò che racchiude al suo interno inserendolo in una membrana che invia ai lisosomi, una sorta di addetti allo smaltimento dei rifiuti, gli scienziati cercavano di comprendere il funzionamento di questo meccanismo.

Senza risultati, almeno fino all’arrivo sulla scena del nuovo premio Nobel per la medicina che è riuscito a decifrare questo complicato meccanismo, fondamentale per la vita.

Ma perché è così importante lo studio sull’autofagia, termine coniato per la prima volta nel 1963 da Christian de Duve, premio Nobel nel 1974?

In primo luogo perché questo meccanismo scoperto da Ohsuni controlla importanti funzioni fisiologiche e fornisce rapidamente “combustibile” alla cellula permettendole di rinnovare i componenti di cui è fatta.

L’autofagia diventa quindi fondamentale quando si ha a che fare con la mancanza di alimenti o con altri tipi di stress. Ma il meccanismo ha altre importanti caratteristiche: ad esempio in seguito a un’infezione è in grado di eliminare batteri e virus.

Inolte contribuisce ad eliminare le proteine e gli organelli danneggiati, riuscendo a contrastare gli effetti negativi dell’invecchiamento delle cellule.

Ultima ma solo in ordine cronologico è anche la correlazione tra il malfunzionamento dell’autofagia e il morbo di Parkinson, il diabete di tipo 2 e altre patologie che si riscontrano nella popolazione anziana.

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