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Fertility Day, presentato esposto per spreco soldi pubblici

Contro il Fertility Day

Nel mirino del Codacons le spese per realizzare i discussi opuscoli

Nella foto Twitter manifestanti al Fertility Fake, la contro manifestazione organizzata per protestare contro il Fertility Day

ROMA – Non si placano le polemiche per il Fertility Day, la giornata voluta dal ministero della Salute per incentivare le nascite nel nostro Paese. Nel mirino dei social, ma non solo, le campagne scelte dal dicastero e subito ritirate dopo la pioggia di polemiche. Ma c’è anche chi è andato oltre.

Il Codacons ha depositato oggi un esposto alla Corte dei Conti sul caso degli opuscoli del Fertility Day commissionati dal Ministero della salute e ritirati a seguito delle polemiche e delle accuse di razzismo scoppiate attorno alle immagini della campagna.

«È la seconda volta che il Ministero realizzata una campagna sulla fertilità ritirata in fretta e furia perché inadeguata e dannosa» spiega il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi.

«Peccato che questi opuscoli siano stati realizzati con i soldi della collettività, sprecando preziose risorse che potevano essere destinate ad altri scopi. Tutto ciò proprio quando si parla di tagli alla sanità che potrebbero essere introdotti nella prossima manovra. Un esempio di uso distorto dei fondi pubblici che rappresenta un danno per l’Erario e quindi per i cittadini» aggiunge Rienzi.

Con l’esposto presentato oggi il Codacons chiede alla Corte dei Conti di aprire una indagine sulla vicenda, per valutare gli sprechi commessi dal Ministero della salute in relazione alla campagna sul Fertility day e individuare le responsabilità connesse.

“È evidente che chi ha sbagliato dovrà risarcire i cittadini, pagando di tasca propria le spese relative alla realizzazione delle due campagne ritirate» conclude Rienzi.

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