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Influenza stagionale, individuato il primo caso

Il naso chiuso è il principale sintomo del raffreddore, un’infiammazione delle mucose provocata da virus che colpiscono le prime vie respiratorie

Ma l’Osservatorio avverte: campagna vaccinale non va anticipata

Il primo caso di influenza stagionale è stato registrato a Parma

ROMA – Nonostante l’ondata di caldo fuori stagione l’influenza comincia già a fare capolino nel nostro Paese. Con grande anticipo rispetto al periodo epidemico, è stato identificato qualche giorno fa il primo caso di influenza stagionale.

Il virus influenzale di tipo A/H3 è stato isolato su un bambino di 3 anni e 5 mesi proveniente dalla Libia, ricoverato al Dipartimento materno-infantile dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma.

«Questo non vuol dire che sia arrivata prima l’influenza. L’epidemia comincia così, con casi sporadici soprattutto in soggetti più deboli come i bambini, per poi fare il suo normale corso quando le temperature fredde si stabilizzano» avverte però una nota dell’Osservatorio influenza (www.osservatorioinfluenza.it).

«Aver già isolato il virus è solo la dimostrazione di una buona capacità di individuare precocemente i casi sporadici che anticipano di molto la vera e propria stagione epidemica invernale – aggiungono gli esperti dell’Osservatorio -. Il che è importante, in quanto sapere in anticipo che virus circola ci permette di confermare, come in questo caso, la validità della scelta degli stipiti vaccinali e quindi l’efficacia della campagna vaccinale che comunque non va anticipata».

La campagna vaccinale promossa dal Servizio Sanitario Nazionale, anche in considerazione della situazione climatica del nostro Paese e dell’andamento temporale delle precedenti epidemie influenzali, si svolge infatti nel periodo autunnale, dalla metà di ottobre alla fine di dicembre.

La vaccinazione potrà essere effettuata gratuitamente recandosi presso le strutture sanitarie pubbliche o direttamente dal proprio medico di medicina generale. Ad esclusione dei bambini che ricevono la vaccinazione per la prima volta nella loro vita (fino ai 9 anni in cui è opportuna una seconda dose di richiamo), per tutta la restante popolazione una sola dose di vaccino è in grado di garantire un’adeguata immunizzazione.

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