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Terremoto, le casette saranno pronte in sette mesi

Nella foto una delle tendopoli che ospitano gli sfollati in attesa della ricostruzione post terremoto

Lo ha annunciato il Capo della Protezione Civile in Commissione Ambiente

La distruzione del terremoto ad Amatrice nella foto aerea dei Vigili del fuoco

ROMA – Nelle aree colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto le casette saranno pronte entro sette mesi. Lo ha annunciato il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, nel corso dell’audizione in Commissione Ambiente. Curcio ha relazionato sullo stato degli interventi nelle zone colpite dagli eventi sismici e sul passaggio dalla gestione dell’emergenza alla fase della ricostruzione.

Riflettori puntati, visto anche l’arrivo ormai imminente dell’autunno e del freddo, sulla sistemazione dei quasi 4500 sfollati, che ad oggi si trovano nei campi allestiti nelle zone colpite dal terremoto. Detto dei tempi per la realizzazione delle “casette”, «abitazioni provvisorie ma altamente tecnologiche, per coibentazione, costruzione, resistenza anche alla neve, che non sono container e hanno standard elevati» come ha spiegato Curcio, resta il problema di quanti non vogliono spostarsi dai paesi distrutti.

Perché se è vero che “abbiamo la necessità e l’urgenza di portar via queste persone dalle tende” ha sottolineato il Capo della Protezione Civile, ad Amatrice, in particolare, molti sfollati non sono intenzionati a spostarsi. «È una popolazione che a due settimane dal sisma non è pronta a venire via – ha spiegato Curcio -. Sono comunità belle, forti e fiere, già l’idea di spostarsi è un problema.”Se non sono morto per il terremoto non morirò di freddo” dicono in tanti».

Discorso diverso invece ad Accumoli, dove i primi 30 cittadini sono partiti per San Benedetto del Tronto, dove saranno ospitati in alcuni hotel della costa. Il trasferimento di circa 225 persone è curato dai Sindaci, di Accumoli e di San Benedetto, supportati da personale del Dipartimento della Protezione Civile e della Regione Lazio.

Lo scorso 4 settembre il comune costiero ha pubblicato un bando per richiedere la disponibilità delle strutture alberghiere ad accogliere le persone di Accumoli che, a seguito del terremoto del 24 agosto, non possono rientrare nella propria casa. Hanno risposto all’avviso comunale trenta albergatori e Federalberghi ha siglato una convenzione con la Regione Lazio e i Comuni interessati nella quale è disciplinata l’ospitalità.

Assieme alle famiglie San Benedetto ospiterà anche gli uffici comunali del Comune di Accumoli presso la ex scuola Curzi, in via Golgi. I bambini di Accumoli saranno ospitati con le loro famiglie in un unico albergo nei pressi della scuola che frequenteranno.

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