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Terremoto: si attiva la macchina dei soccorsi, si scava a mani nude

Continuano a scavare a mani nude tra le macerie delle case le centinaia di soccorritori che sono intervenuti nelle aree colpite dal terremoto.

A Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, è stato subito attivato il Comitato Operativo per il coordinamento della risposta emergenziale

La macchina dei soccorsi si è messa in moto fin dalle prime ore dell’alba, dopo la scossa di magnitudo 6.0 della scala Richter registrata nel Reatino, ma l’orografia della zona ha reso tutto più difficile. Molti dei paesi colpiti, infatti, si trovano in zone collinari non facili da raggiungere.

Per questo il primo appello lanciato dalla Protezione civile è stato quello di non percorrere la Salaria, salvo urgenze, per permettere l’arrivo delle colonne dei soccorsi.

A Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, è stato subito attivato il Comitato Operativo per il coordinamento della risposta emergenziale. Elicotteri si sono levati in volo sia per i soccorsi sia per avere un rilievo dall’alto della situazione che consenta di avere una panoramica ampia degli effetti.

Da tutta Italia sono arrivate squadre cinofile per la ricerca dei dispersi, diverse squadre dei vigili del fuoco e una sessantina di persone appartenenti al Corpo di Soccorso Alpino organizzate in squadre specializzate, già intervenute a L’Aquila e in Emilia.

Stanno intervenendo diverse squadre dei vigili del fuoco e una sessantina di persone appartenenti al Corpo di Soccorso Alpino organizzate in squadre specializzate

I numeri verdi della Protezione civile

L’emergenza, nelle aree colpite dal terremoto, è totale e la Protezione civile ricorda che sono attivi i seguenti numeri verdi: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803 555.

Appello ai donatori

L’Avis provinciale di Rieti ha lanciato un appello per la donazione di sangue all’ospedale De Lellis: servono sacche di plasma di tutti i gruppi. Volontari e operatori della Croce rossa con unità cinofile, squadre di soccorso con 20 ambulanze e Soccorsi con Mezzi e Tecniche Speciali hanno raggiunto subito le zone colpite. Un altro appello è stato lanciato alla popolazione per sbloccare la protezione delle connessioni wifi.

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