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La Salerno-Reggio Calabria sarà finita il 22 dicembre. Promessa del Presidente del Consiglio

la Calabria ha bisogno di essere rivalutata, per il patrimonio di cui è dotata

 

La Salerno Reggio Calabria porterà economia alla Regione

La Calabria ha bisogno di essere rivalutata, per il patrimonio di cui è dotata

Per Molinaro, Presidente Coldiretti, le 32 porte di uscita della Salerno-Reggio Calabria sono una preziosa connessione con una Calabria che ha bisogno di essere scoperta. 

E’ vero. La Calabria ha bisogno di essere scoperta ne ha tutte le potenzialità e l’autostrada A3 rappresenta uno slancio vero verso la Regione. “Non solo le banche si sono sottoposte allo stress-test. In questi giorni anche l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria sta superando brillantemente lo stress-test del turismo 2016 e si può ben dire che si sta guadagnando nel rating la tripla A una fascia di voto elevata”.

Con questa analogia, Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria, commenta il superamento di tante e troppe criticità che hanno accompagnato in questi anni, più del dovuto, l’ammodernamento di questa importante arteria. E’ necessario però che si continui a vigilare- prosegue – è troppo importante evitare rigidità e attuare invece una efficace metodologia che valorizzi l’intera Calabria che è una regione –ribadisce – che ha l’urgenza di essere scoperta. Ci crediamo molto! Proprio un anno fa – riferisce- in occasione di Expo Milano avevamo fatto una sorta di scommessa e lanciato il tema “A3 Salerno-Reggio Calabria, 32 porte per connettersi con la Calabria”.

 

Molti i dubbi per la scadenza del 22 dicembre annunciata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi

 

E un’idea progettuale che parte dalla Calabria con grande forza per invertire luoghi comuni, per fare sinergia tra infrastrutture e sviluppo economico reale, per presentare ai viaggiatori il volto migliore di una regione antica, autentica e accogliente e che dispone di un immenso patrimonio agroalimentare ed enogastronomico che sempre di più va fatto conoscere. Adesso – ribadisce Molinaro –dobbiamo passare alla fase della maturità e collegare le 32 uscite dell’autostrada che, sulla sponda tirrenica, collega il Pollino allo Stretto di Messina, alla nuova frontiera turistica fatta dai beni culturali, della natura tutelata, della media montagna, dell’agricoltura di qualità, dei territori dotati di grande e irripetibile identità, dell’agroalimentare d’eccellenza e dell’enogastronomia, è un’idea che continueremo a realizzare e che ci piace perché parla di una Calabria positiva, di una Calabria che lavora e che rivendica la propria identità con orgoglio e che deve avere sempre di più certezze e non incertezze. In fondo queste sono le nostre risorse in termini di PIL e occupazione. Possiamo stravolgere la geografia del turismo aprendo nuovi scenari con grandi possibilità di espansione”.

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