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Animali abbandonati, parte campagna del ministero

Tempo di vacanze: anche Autostrade per l'Italia aderisce alla campagna del Codacons contro l'abbandono di animali

Il ministro della Salute, Lorenzin: «Non sono peluche di cui sbarazzarsi quando si vuole»

In estate torna il triste fenomeno dell’abbandono degli animali

ROMA – “Noi non ti abbandoniamo. Il tuo posto è sempre accanto a noi”. È questo il messaggio scelto dal Ministero della salute per la campagna 2016 contro l’abbandono di animali domestici, presentata mercoledì scorso a Roma. Come ogni estate infatti, torna alla ribalta la vergognosa abitudine di “disfarsi” degli amici a quattro zampe. L’abbandono di cani, specialmente a ridosso dei mesi estivi, è ancora, purtroppo una triste realtà: solo nel 2015, secondo le associazioni animaliste, sono stati quasi 65 mila gli ingressi nei canili in tutto il territorio nazionale. Un dato che non esaurisce il numero potenziale di animali abbandonati. «Gli animali d’affezione non sono peluche, giocattoli inanimati di cui sbarazzarsi quando si vuole – ha dichiarato il ministro della salute, Beatrice Lorenzin -. Sono compagni di vita che abbiamo scelto volontariamente di accogliere nelle nostre case, che abbiamo invitato a far parte delle nostre famiglie. Le vacanze estive non possono essere una scusa per disfarsene. È una questione di civiltà. Senza dimenticare – ha aggiunto il ministro – anche il rischio di incidenti di cui gli animali abbandonati in strada sono troppo spesso causa». Il dicastero da tempo è impegnato anche in una campagna parallela che fa parte del Piano quadriennale 2014-2018 per la responsabilizzazione dei proprietari di animali domestici: «La cultura del possesso responsabile – ha sottolineato Lorenzin – è un obiettivo al quale puntiamo con decisione. I nostri amici a quattro zampe  sono una fonte d’affetto inesauribile che siamo chiamati a ricambiare anche con il rispetto e l’assunzione di responsabilità. Scegliere di possederne uno significa assumersi una serie di oneri, non ultimi quello di conoscere da vicino le loro esigenze etologiche, di provvedere al loro benessere, di tutelarlo e di impedirne la riproduzione incontrollata. Facendo le scelte giuste – ha concluso – e raccogliendo a tempo debito le informazioni necessarie non è impossibile portare in vacanza il proprio cucciolo».

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