Il Tribunale dell’Unione Europea mette fine a una querelle in corso dal 2008 quando una ditta di Singapore chiese la registrazione del marchio Maccoffee provocando la reazione della McDonald’s che, oltre il proprio vantava altre dodici sigle registrate con suffissi Mc o Mac uniti ad alimenti. Il Tribunale ha ritenuto illecito il marchio di Singapore in quanto avrebbe ingenerato confusione nell’utenza. Ora ci sono due mesi per eventuali ricorsi poi la decisione diverrà definitiva. Credo che il pronunciato del Tribunale sia ineccepibile, e sono contento che l’Europa si distingua ancora una volta per il rispetto della legalità e dei principi generali della legge. Quello che mi disturba è che la multinazionale americana abbia ottenuto questa legittima tutela in Europa, senza che questo comporti alcuna reciprocità negli Stati Uniti, dove i marchi Gallo Nero, Chianti, Lambrusco, San Daniele, Parmigiano Reggiano etc vengono letteralmente violentati e sottomessi a produzioni locali che spacciano per proprie quelle denominazioni e con esse contendono fette di mercato ai prodotti europei, già appesantiti dai dazi di importazione. Ciò nondimeno, questa è solo una considerazione. Il concetto di legalità non è soggetto a pesi e misure com’è giusto che sia. La parità nei giudicati in questo caso dovrebbero assicurarla la politica e la diplomazia.