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Chirurgia plastica: viaggio con ritocchino nel “bisturi trip”

Sempre più persone vanno all'estero per interventi di chirurgia estetica
Sempre più persone vanno all’estero per interventi di chirurgia plastica

In Nuova Zelanda arriva lo show sulla chirurgia plastica low cost. Tante polemiche

Un reality show sui cosiddetti “bisturi trip”, ossia quei viaggi fatti per sottoporsi a interventi di chirurgia plastica in paesi in cui il costo è minore. Succede in Nuova Zelanda, dove è in onda un programma tv, che seguirà la storia di 17 donne nel loro viaggio verso il ritocchino.

E c’è già chi si oppone alla messa in onda dello show, nel timore che possa incentivare questo tipo di turismo.

Il parere del segretario dell’Aicpe

«Il fenomeno del turismo sanitario è presente anche in Italia, in particolare per gli interventi di chirurgia plastica, e non è esente da rischi – afferma Pierfrancesco Cirillo, segretario dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) -. Il trend, nato negli anni ’80, è diventato più florido grazie a internet. Molti pensano di poter unire l’utile con il dilettevole, ossia una vacanza di piacere con un intervento, e si fanno convincere dal prezzo più basso. Oltretutto il viaggio è spesso un ottimo pretesto per chi non vuol far sapere a colleghi e amici del ritocchino: si parte per una vacanza e si torna ringiovaniti o dimagriti, senza dover dare troppe spiegazioni. In realtà, le incognite di farsi operare all’estero sono numerose: si rischia non solo di non raggiungere il risultato desiderato, ma anche di trovarsi a fronteggiare un lungo calvario per porre rimedio alle complicazioni».

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