Saldi al via oggi, 250 euro la spesa media


Sicilia e Basilicata le prime regioni, domani tocca alla Valle d’Aosta e il 5 gennaio al resto d’Italia

ROMA – Al via oggi i saldi invernali 2017 in Basilicata e Sicilia, domani toccherà alla Valle d’Aosta e il 5 gennaio in tutte le altre regioni. Secondo l’associazione per la Difesa e Orientamento Consumatori ogni famiglia non spenderà più di 250 euro, pari a circa il 10% del reddito mensile disponibile. Spesa in leggera crescita rispetto allo scorso anno, anche se sempre contenuta.

Saldi, domani tocca alla Valle d’Aosta

“La spesa delle famiglie per i saldi non supererà i 250 euro, secondo le nostre previsioni – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – purtroppo la combinazione tra redditi bassi e spese primarie e irrinunciabili elevate, come quelle sostenute per alimentazione, casa, trasporti e tasse, non permette alle famiglie italiane di destinare grosse cifre alle spese extra come i saldi. Anche perché i saldi arrivano, come sempre, dopo le festività natalizie, una circostanza che limita ulteriormente la corsa agli acquisti, almeno nel periodo iniziale. Gli acquisti più ingenti si concentreranno infatti nel periodo finale, quando gli sconti arriveranno fino al 50-60%. E’ importante rilevare che, almeno secondo le nostre stime, circa il 25% dei consumatori effettuerà acquisti a saldo online. Un dato che non sorprende, vista la crescita esponenziale dell’e-commerce. Che, ricordiamo, è un settore che riesce a fare affari tutto l’anno rispetto ai negozi fisici, dato che sul web è sempre possibile approfittare di sconti e offerte, in media del 10-15%. Questo è uno dei motivi per cui la spesa per i saldi è sempre più contenuta: i consumatori preferiscono diluire la spesa per il vestiario durante l’anno, piuttosto che concentrarla in un determinato periodo. Crediamo sia opportuno che anche i negozi fisici possano adottare questa soluzione, offrirebbe un vantaggio sia per i consumatori che per i commercianti.”

Per Adoc i piccoli esercizi continueranno a soffrire gli effetti della crisi

“I saldi sono un momento favorevole per le grandi catene commerciali, che spesso operano in franchising, ma per i piccoli esercizi, soprattutto se dislocati nelle periferie, i guadagni non sono alti – continua Tascini – ad ogni modo, dobbiamo sottolineare che continuano le “storture” di mercato. Circa il 20% degli esercizi, come di consueto, cerca di essere più furbo degli altri e “anticipa” il periodo dei saldi, lanciando promozioni dirette, via sms o email, ai propri clienti o camuffando gli sconti con liquidazioni e svendite. Questi “trucchetti” minano pesantemente la fiducia dei consumatori verso i commercianti e penalizzano fortemente gli esercenti onesti, che puntano sulla qualità dei prodotti e sulla bontà delle offerte”.

Nel resto d’Italia i saldi partono il 5 Gennaio

La Confcommercio

Invece secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia spenderà 344 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori per un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro. “Dopo un Natale così così, la speranza passa ora per i saldi. Non saranno però saldi col botto. La nostra stima è che gli italiani spenderanno mediamente come nell’anno precedente”, ha detto il presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio, Renato Borghi.

Il Codacons

Nessuna impennata delle vendite è tuttavia prevista durante i saldi invernali: quest’anno quasi 1 famiglia su 2 (il 45%) approfitterà dei saldi, ma con acquisti mirati e un budget che scenderà di circa il 5% rispetto allo scorso anno, senza superare in media i 175 euro a famiglia. Alla base della mancata ripresa delle vendite, l’eccessiva vicinanza tra le feste natalizie e la partenza dei saldi e l’influenza del commercio online.

“È oramai evidente a tutti come i saldi di fine stagione siano obsoleti – afferma il presidente Carlo Rienzi – Si tratta di una pratica “medievale” che ha perso appeal tra i consumatori, come dimostrano i dati tragici sulle vendite degli ultimi anni. A determinare la morte dei saldi, oltre alla crisi economica, l’avvento del commercio online, che consente agli utenti di acquistare tutto l’anno prodotti scontati, senza limiti temporali. E’ quanto mai necessario rivedere totalmente la politica degli sconti di fine stagione, liberalizzando il settore e lasciando maggiore libertà di scelta ai commercianti”.