Seggiolino auto: lo usano solo quattro genitori su dieci


La percentuale scende drasticamente al Sud Italia (23,8%)

Molti non allacciano il seggiolino perché ritengono erroneamente che il rischio è basso
Molti non allacciano il seggiolino perché ritengono erroneamente che il rischio è basso

ROMA – Sono soltanto quattro su dieci i genitori che utilizzano il seggiolino auto per la sicurezza dei propri bambini, una percentuale che scende addirittura al 20% se si prende in esame solo il Sud Italia.

È il dato allarmante emerso dal convegno “Vai sul sicuro”, che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano, il primo mai fatto in Italia con il focus puntato esclusivamente sulla sicurezza in auto dei più piccoli.

Nel corso della giornata promossa da Cercaseggiolini, il primo portale di informazione italiano interamente dedicato al settore dei seggiolini auto e alla sicurezza dei più piccoli durante gli spostamenti in macchina, è emerso anche che il sistema di ritenuta è usato di più al Nord (61,80%), seguito dal Centro (42,20%).

Bocciati invece, come detto, i genitori delle regioni del Mezzogiorno, dove la percentuale scende e si attesta intorno al 23,80%.

Durante il convegno, sono state anche analizzate le abitudini degli italiani che acquistano un seggiolino nuovo (85%), ma il 33% di loro non allaccia tutte le volte il bambino per tragitti brevi, in zone con poco traffico, soprattutto se il bambino ha fra i 4 e i 7 anni (45%) e soprattutto al Sud (49%).

Tra le motivazioni di chi non lo allaccia: perché il rischio è basso (75%), perché fa i capricci (28%), perché va piano (25%) o perché un altro passeggero tiene in braccio il bambino (14%).

Abitudini e convinzioni assolutamente sbagliate se si considerano i dati ISTAT del 2015, secondo i quali 40 bambini sono morti in incidenti stradali, di cui 17 (il 42,5%) fra gli 0 e i 4 anni, 11.407 sono stati i feriti, di cui 2839 (25%) fra gli 0 e i 4 anni.

Anche se l’Italia si sta avvicinando all’obiettivo “vision zero” per la mortalità sulle strade dei bambini, il campanello d’allarme è proprio la percentuale di vittime fra gli 0 e i 4 anni che è passata dal 19,3 % del 2001 al 42,5% del 2015.

Fra questi, molto elevata è la percentuale di vittime su strade urbane, a riprova del fatto che non sono più sicure, nonostante la velocità contenuta.

Molti relatori, inoltre, hanno sottolineato come, in base ai risultati dei crash test e alla nuova normativa europea, sia molto più sicuro posizionare il seggiolino sul sedile posteriore in senso contrario di marcia per i bambini fino ai 15 mesi (meglio ancora sarebbe fino ai 4 anni, quando le ossa del cranio si sono ormai formate e irrobustite).

Capitolo a parte per il fenomeno dei genitori che dimenticano i figli in auto per ore, portando in alcune occasioni, purtroppo, alla morte dei bambini. Nel 2016 sono stati più di 45 i piccoli morti per ipertermia perché lasciati in macchina dagli adulti ai quali erano affidati. Per arginare questo rischio, si sta cercando di introdurre l’obbligo di legge di istallare sulle auto o sul seggiolino per i bimbi appositi allarmi anti-abbandono. Attualmente in Italia l’unico dispositivo in commercio è prodotto da Remmy.

L’evento si è aperto con la proiezione dello spot di sensibilizzazione realizzato da Cercaseggiolini, visibile sul canale YouTube al seguente indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=BHJvw_vqRTk