Risoluzione Unesco, Renzi sta con Israele


Il premier interviene sul caso dei luoghi santi di Gerusalemme: «Decisione allucinante»

La risoluzione Unesco ha provocato una crisi diplomatica con Israele
La risoluzione Unesco ha provocato una crisi diplomatica con Israele

ROMA – «La risoluzione Unesco è incomprensibile, oltre che inaccettabile, sbagliata e allucinante». È la dura presa di posizione del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sul caso diplomatico esploso in questi giorni dopo la scelta dell’agenzia Onu, attraverso una risoluzione per la quale l’Italia si è astenuta, di negare ogni legame tra gli ebrei e il Monte del Tempio, noto anche come Spianata delle Moschee.

«Non si può continuare con queste risoluzioni, una volta all’Onu una volta all’Unesco, per attaccare Israele. Ho chiesto di smetterla con queste posizioni, e se c’è da rompere su questo l’unità europea che si rompa. Ho espressamente chiesto ai diplomatici che si occupano di queste cose di uscire da queste cose» ha spiegato Renzi a Rtl 102.5 incassando gli applausi della comunità ebraica italiana.

«Sostenere che Gerusalemme e l’ebraismo non hanno una relazione è incomprensibile, inaccettabile e sbagliato, come sostenere che al sole c’è il buio. Affermare cose come queste è un errore» ha aggiunto Renzi.

Il presidente del Consiglio ha anche aggiunto di essersi consultato telefonicamente con il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e che sull’astensione dell’Italia nel voto sulla risoluzione Unesco «non è certo colpa dell’ambasciatore ma di una linea politica sulla quale è stato commesso un errore».

Ma perché la risoluzione dell’Unesco sulla conservazione del patrimonio culturale e religioso a Gerusalemme Est ha scatenato un putiferio?

Il motivo principale è il fatto che il testo nega qualsiasi legame tra il Monte del Tempio di Gerusalemme, noto anche come “Spianata delle Moschee”, all’ebraismo.

A Gerusalemme l’agenzia Onu riconosce la sacralità per tre religioni (cristianesimo, ebraismo e islam) ma non alla Spianata delle Moschee, considerata sacra sia dai musulmani che dagli ebrei.

Per indicare questo luogo l’Unesco ha così deciso di utilizzare le definizioni musulmane di Moschea di Al-Aqsa e di Haram al-Sharif.

La decisione ha provocato una crisi diplomatica con Israele. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu prima ha scelto la strada dell’ironia su Twitter (“Cosa dobbiamo aspettarci ora? Una risoluzione Unesco che nega il legame tra burro e marmellata o fra Batman e Robin?” ha scritto) poi ha usato il pugno duro.

Israele ha infatti interrotto ogni forma di cooperazione con l’Unesco.