Gara e Mondiale: a Motegi festa doppia per Marquez


Lo spagnolo approfitta delle cadute di Rossi e Lorenzo: terzo titolo iridato

Marc Marquez esulta per il terzo titolo di Motogp
Marc Marquez esulta per il terzo titolo di Motogp

ROMA – Quinta vittoria stagionale e terzo titolo iridato per Marc Marquez che sul circuito giapponese di Motegi diventa il nuovo “re” della Motogp.

Il passaggio di consegne tutto spagnolo tra l’ormai ex iridato Jorge Lorenzo e il pilota della Honda avviene quando restano ancora da disputare tre gare per concludere la stagione.

Nel Gran premio del Giappone le cadute di Valentino Rossi, che deve rimandare ancora una volta l’appuntamento con il decimo titolo mondiale, e di Lorenzo spianano la strada a Marquez che taglia il traguardo davanti a Dovizioso su Ducati e Vinales.

Ora a Marquez, che ad appena 23 anni ha già tre titoli iridati in bacheca, resta solo lo sfizio di vincere il Gran premio d’Austria, unica corsa che – come Motegi – manca alla sua illustre collezione.

Il terzo titolo della classe regina, il quinto in carriera considerando anche le attuali Moto 1 e Moto 2, è ampiamente meritato per il talento di Cervera, che fin da inizio stagione ha comandato la classifica.

Marquez ha dominato fino al Gp di Francia dove con il tredicesimo posto a seguito di una caduta è arretrato al secondo posto.

Al Mugello è secondo dopo una battaglia all’ultima curva con Lorenzo ma i podi in Catalogna ad Assen e a Brno, oltre alla vittoria in Germania, lo hanno rilanciato in testa alla classifica generale, mantenuta fino all’inizio del triplete asiatico.

Prima della storica vittorie a Motegi, dove mai era salito sul gradino più alto del podio, Marquez si era imposto anche nel Gp di Aragon ipotecando di fatto il campionato.

«È una sensazione fantastica, non mi aspettavo di vincere il titolo qui. Dopo la caduta di Rossi ho iniziato a spingere al 100% e quando mi hanno detto che era caduto anche Lorenzo mi sono distratto e ho commesso un errore pure io» esulta a fine gara il neo campione.

«Che emozione. È davvero speciale tornare al vertice dopo l’anno scorso ed è un premio per squadra, meccanici e tecnici. Li ringrazio tutti, dedico questo successo a loro e pure a mia nonna che è mancata quest’anno» aggiunge.