Terrorismo: in Italia 116 espulsioni in meno di due anni


L’ultima allontanata è una marocchina residente a Perugia

Controlli anti terrorismo in piazza San Pietro
Controlli anti terrorismo in piazza San Pietro

ROMA – Resta alta l’allerta terrorismo su tutto il territorio italiano e le operazioni di prevenzione della minaccia hanno portato ad un nuovo allontanamento di un’altra persona sospettata di legami con il jihadismo.

È salito così a 116 il numero delle espulsioni eseguite dall’inizio del 2015, di cui 50 nei primi nove mesi dell’anno in corso.

L’ultima espulsione per sospetti di terrorismo riguarda una cittadina marocchina di quarantaquattro anni, rimpatriata con un volo partito da Fiumicino e diretto a Casablanca che è «stata espulsa in esecuzione di un mio decreto» ha reso noto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

Residente a Perugia, la donna era all’attenzione degli investigatori perché aveva manifestato chiari segnali di radicalizzazione religiosa.

In particolare, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, aveva dichiarato la propria vicinanza all’ideologia dell’autoproclamato Stato Islamico e pubblicato sul suo profilo Facebook contenuti tali da determinarne il blocco.

La donna espulsa dall’Italia aveva dimostrato inoltre una forte ostilità nei confronti degli sciiti, dei Paesi occidentali, degli ebrei e dei miscredenti e, in piena adesione ideologica jihadista, aveva commentato con la seguente frase “Amen, lo spero anche per me” un post che recita testualmente “Coloro che credono ed emigrano e fanno la jihad in nome di Dio, aspettano una benedizione da Dio. Ed io spero di essere tra loro”.

«La strategia della prevenzione del terrorismo è per noi fondamentale e su questo fronte siamo impegnati con determinazione e costanza» ha commentato Alfano.