Cibo per tutti: al via la campagna di ActionAid


Donazioni da rete fissa o mobile: l’obiettivo è garantire un diritto umano fondamentale

L'iniziativa unisce tutti per il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra
L’iniziativa unisce tutti per il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra

ROMA – Per il secondo anno, ActionAid lancia la campagna Cibo per tutti con l’obiettivo di coinvolgere e far riflettere l’opinione pubblica su un diritto umano fondamentale, quello al cibo, declinandolo in tutte le sue possibili accezioni.

Accesso alla terra, lotta contro l’accaparramento dei territori e contro gli sprechi alimentari con una particolare attenzione, in Italia, alla trasparenza e alla qualità delle mense scolastiche sono alcuni degli obiettivi.

Un’iniziativa che unisce tutti per il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra e che da oggi al 16 ottobre consentirà di donare due euro tramite sms solidale al numero 45506 da cellulare (Tim, Vodafone, Wind, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali e Tre).

È possibile effettuare donazioni anche da fisso (2 o 5 euro) con Vodafone, TWT, Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali.

Come saranno utilizzati i fondi raccolti con la campagna Cibo per tutti

L'ex calciatore Marco Delvecchio, testimonial di ActionAid
L’ex calciatore Marco Delvecchio, testimonial di ActionAid

I fondi raccolti saranno destinati ai progetti di ActionAid per la sicurezza alimentare in Etiopia e Mozambico e al progetto di sensibilizzazione “Io mangio tutto” rivolto agli studenti delle scuole italiane.

In Etiopia, ActionAid interverrà nel distretto di Janamora per assicurare acqua potabile e servizi igienico-sanitari di base a favore di circa 9mila persone.

Il 44% della popolazione delle aree rurali del distretto non ha infatti accesso all’acqua potabile. Donne e ragazze sono così costrette a camminare molte ore al giorno per recarsi ai pozzi più vicini, esponendosi al rischio di violenze e a quello dell’abbandono scolastico.

Il progetto, garantirà nuove fonti di approvvigionamento di acqua e servizi igienici alle famiglie e formerà le comunità locali sulla gestione dell’acqua, l’educazione igienico-sanitaria e la leadership.

ActionAid lavorerà inoltre al fianco delle donne etiopi, dando vita a circoli tutti al femminile in tre villaggi e fornendo alle partecipanti un capitale per avviare attività generatrici di reddito. Lo scopo ultimo è migliorare le condizioni di vita delle donne, fornendo loro strumenti per rompere il ciclo della povertà e combattere la violenza di genere.

In Mozambico, ActionAid interverrà per migliorare la sicurezza alimentare di 1800 donne nel distretto di Marracuene, nella provincia di Maputo.

Il Mozambico è tra i 21 Paesi con il più alto tasso di malnutrizione cronica e il 43% dei bambini sotto i 5 anni è gravemente malnutrito. L’intervento di ActionAid prevede corsi di formazione sulla sicurezza alimentare e sull’agricoltura sostenibile per sei associazioni di donne impiegate in agricoltura.

Ma anche il sostegno alla produzione e consumo di diete alimentari più ricche per migliorare la nutrizione dei nuclei familiari e in particolare dei bambini, la costruzione di punti di raccolta dell’acqua, cisterne e sistemi di irrigazione.

Tra gli obiettivi, anche l’aumento della produzione agricola e della qualità del cibo attraverso un’agricoltura sostenibile e resistente ai cambiamenti climatici.

Con l’intervento italiano ActionAid proseguirà invece il suo impegno a favore di un’alimentazione sana e corretta nelle mense scolastiche con “Io mangio tutto”, un programma che prevede attività di formazione e sensibilizzazione sui temi legati al diritto al cibo.

Con i fondi raccolti saranno formati gruppi locali, attivisti locali e insegnanti e promossi nuovi percorsi didattici sul diritto al cibo con lo scopo di realizzare laboratori del gusto e sull’alimentazione sostenibile, creando una continuità di lavoro tra scuola e casa per studenti e genitori.

Tra le attività previste, anche orti didattici, un campo scuola sul diritto al cibo, la creazione di un food council (laboratori di partecipazione per riflettere sul tema cibo a livello culturale) e la digitalizzazione del kit didattico “Io mangio tutto”.