Roma 2024, Grillo: “Olimpiadi, no grazie”


Il leader cinque stelle contrario alla candidatura per i Giochi. Non è l’unico

Il logo di Roma 2024
Il logo di Roma 2024

ROMA – Non c’è pace per la giunta Raggi, che oltre a doversi districare nel groviglio di dimissioni arrivate in Campidoglio negli ultimi giorni, è alle prese anche con il caso “Roma 2024”.

La candidatura della Capitale ad ospitare i Giochi che si disputeranno tra otto anni è uno dei temi caldi che hanno caratterizzato la campagna elettorale delle amministrative prima e le scelte della giunta Raggi poi.

Le posizioni sono note da tempo: il Governo Renzi ha appoggiato da subito la candidatura di Roma. Stesso discorso per il Comitato Olimpico Italiano che con il numero uno Malagò ha ribadito più volte l’importanza di ospitare Olimpiadi e Paralimpiadi tra otto anni. Il Comitato organizzatore le sta provando tutte, con appelli da sportivi di prim’ordine: dalla medaglia d’oro nella maratona di Atene 2004, Stefano Baldini, alla stella del basket di casa nostra Danilo Gallinari.

L’ultimo tentativo risale a meno di 48 ore fa, quando gli azzurri medagliati a Rio hanno scritto al sindaco Raggi chiedendo un ripensamento per non far svanire il sogno a cinque cerchi.

La giunta capitolina, che dovrebbe comunicare ufficialmente nei prossimi giorni la scelta, non pare però intenzionata a smuoversi dal proprio diniego. Del resto il leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, ieri è uscito allo scoperto e sul suo profilo Twitter è stato lapidario: “Olimpiadi a Roma no grazie”.

Il presidente dell'Adusbef, Elio Lannutti
Il presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti

Adusbef contro la candidatura della Capitale

Il link cinguettato da Grillo rimanda a un articolo pubblicato sul blog ufficiale del movimento pentastellato a firma del presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti, che ritiene «sacrosanta la decisione di far rinunciare Roma alla candidatura delle Olimpiadi, per offrire un segnale di serietà e rigore nella gestione dei conti pubblici».

«Roma, che non si è ancora ripresa dai mondiali di Nuoto del 2009 (con un deficit di 9 milioni di euro), che ha lasciato debiti e macerie ancora tutte da smaltire, dopo l’inchiesta dei magistrati sui “grandi eventi” e le “cricche degli appalti” con imprenditori e funzionari pubblici coinvolti, come il palazzetto delle vele di Calatrava a Tor Vergata, 250 milioni di euro per un cumulo di cemento e un ammasso di ferro che potrebbe costare circa 700 milioni di euro i 26 milioni di euro per la piscina di Ostia; i 13 milioni di Valco San Paolo; o la piscina costruita su suolo pubblico con fondi privati, poi offerta in concessione al Circolo Aniene, ha veramente bisogno delle Olimpiadi?» si legge sul post di Lannutti.

«Come si può verificare dalle tabelle elaborate da Adusbef e da un recente studio della Oxford University, quasi tutte le edizioni dei Giochi, oltre a portare debiti, hanno visto raddoppiare il budget iniziale previsto, in media di un + 176%, a partire dalle Olimpiadi di Toronto, del 1976» prosegue l’Adusbef.

«Tutte le edizioni successive a quella del 1984 sono state una perdita netta per le amministrazioni pubbliche locali e nazionali. In Spagna il governo, la città e la regione di Barcellona (sede delle Olimpiadi 1992) ci rimisero oltre 6 miliardi di dollari. Ad Atene il rosso delle casse pubbliche, dopo le Olimpiadi 2004 che batterono tutti i precedenti record di costi, è stato di oltre 10 miliardi (su spese complessive di 15) contribuendo al disastro dei conti del Paese. A Pechino – per i Giochi del 2008 batterono il record di spesa appena stabilito da Atene – il costo netto per le casse pubbliche è stato addirittura di oltre ventisei miliardi di dollari» conclude la nota di Lannutti.

Contrario alla candidatura di Roma anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi
Contrario alla candidatura di Roma anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi

Anche il Codacons dice no a Roma 2024 e plaude a Grillo

La contrarietà delle associazioni dei consumatori alla candidatura di Roma 2024 è espressa anche dal Codacons. Al Tar Lazio pende un ricorso dell’associazione contro la candidatura della Capitale e l’ appoggio alla posizione di Beppe Grillo e del Movimento 5 stelle è totale.

Per il presidente Carlo Rienzi bisogna inoltre fare di più: «Non basta un generico “no” alle Olimpiadi, ma occorre annullare tutti gli atti relativi alla candidatura della capitale – spiega -. Per tale motivo abbiamo presentato nelle settimane scorse una formale diffida al sindaco Virginia Raggi, affinché revochi le delibere della precedente amministrazione che autorizzano la candidatura della capitale per i Giochi olimpici del 2024».

Il Comune di Roma ha infatti emesso una serie di atti finalizzati alla candidatura della città alle Olimpiadi del 2024, provvedimenti che comportano una serie di attività e di costi per l’amministrazione, per la collettività e per le istituzioni sportive.

«Per questo il sindaco deve immediatamente revocare le delibere relative a Roma 2024, in modo così da bloccare i danni economici per la collettività – prosegue Rienzi -. Vogliamo evitare che accada quanto successo per il Ponte sullo Stretto, dove lo Stato ha speso milioni di euro per un progetto che non ha visto mai la luce».